Dove raccogliere castagne in Oltrepò Pavese

Andare a raccogliere castagne è un rito che intreccia il passo lento con il respiro del bosco.🌰🍃
Chi si è avventurato tra i sentieri del bosco per una castagnata lo sa: il terreno cosparso di rametti e foglie scricchiola, l’aria profuma di terra umida, legna e muschio, i raggi di luci giocano tra le fronde e il senso di armonia con la natura regna sovrano.
È il piacere di passeggiare sotto le chiome colorate dall’autunno, ma con un obiettivo in più della sola gita immersiva nella natura: è camminare piano, quasi a non voler disturbare gli alberi, tutti a naso in giù, ben concentrati a scovare le castagne che si nascondono dentro ai ricci: sembra quasi di fare una caccia al tesoro!
Per i bambini sarà certamente questo il divertimento di una gita così (oltre a raccogliere foglie di tanti colori 🍂🍁).
Castagne in Oltrepò Pavese
🌳Dove raccogliere castagne in Oltrepò Pavese? L’Oltrepò è ricoperto di boschi, tra cui quelli con alberi di castagni che si trovano principalmente nella Valle Staffora vicino a Varzi, Pietragavina, Menconico, a Poggio Ferrato in Val di Nizza, al Brallo di Pregola, Valverde, Rocca Susella.
Sagra della Castagna
Ci sono sentieri da seguire e sagre di paese che si rinnovano di anno in anno da non perdere, come la Festa d’Autunno per le vie del piccolo borgo medievale di Poggio Ferrato, la storica Sagra della Castagna di Pietragavina che si tiene ormai da oltre sessant’anni e la Sagra della Castagna al Brallo. Feste popolari, in cui il profumo delle caldarroste e della legna che arde riempiono le narici proprio come una volta, perché certe tradizioni, per fortuna, non sono mai andate perse.
🧺 Il bottino
Un cesto di castagne è più di un raccolto: è soddisfazione come premio per la ricerca paziente, è promessa di fuoco acceso, di caldarroste che scoppiettano, di mani che si scaldano al fuoco e nel togliere la buccia alle castagne, accompagnate da un bicchiere di vino novello o di vin brulé.
È il sapore dolce della terra e del gusto inconfondibile di questi frutti dell’Appennino.
Anche i ricci delle castagne hanno il loro perché: se ne può portare a casa qualcuno per farne decorazioni dal fascino autunnale.
Kit per la castagnata
Come attrezzarsi per la raccolta delle castagne? Ecco qualche suggerimento:
- 🧺cesto in vimini o sacchetto di juta: meglio evitare la plastica. Il cesto accoglie e lascia respirare le castagne;
- 🧤guanti resistenti e gommati: i ricci delle castagne sono spinosi e difendono bene le loro gemme;
- 🥾scarponcini da trekking: il terreno può essere umido, scivoloso, coperto di foglie;
- 🧥giubbino impermeabile e imbottito;
- 🦯bastone da cammino o un ramo: utile per smuovere i ricci o sondare il terreno prima di mettere le mani, ma anche per dare ritmo al passo.
Si può anche aggiungere: - coltellino tascabile: per aprire i ricci più ostinati.
- telo: da stendere per concedersi una pausa contemplativa, magari con un thermos di tè 🍵, perché ad ottobre, in Oltrepò Pavese, la temperatura già inizia a scendere anche nelle giornate soleggiate.
Piatti a base di castagne
La castagna: un piccolo frutto versatile, che ci fa trascorrere con gusto l’autunno… e a dire il vero anche le stagioni successive, perché le castagne si possono congelare! Per al massimo un anno da crude, lavate e perfettamemte asciugate, incidendo la buccia prima di metterle in freezer; da cotte – sul fuoco come caldarroste o lessate – una fredde, si congelano e si conservano per circa sei mesi.
Poi ci si potrà sbizzarrire con tante ricette a base di castagne: budini, composte, biscotti, torte tra cui il tradizionale castagnaccio, ma anche primi, come gnocchi e tagliatelle con farina di castagne, e secondi piatti, ad esempio il classico arrosto con le castagne o le scaloppine con farina di castagne.
Chi pensa che l’autunno sia malinconico, non ha mai fatto una castagnata con stile in Oltrepò Pavese.