Canneto Pavese: vigneti e leggende in Oltrepò Pavese

Canneto Pavese si trova tra la Valle Versa e la Valle Scuropasso, in posizione panoramica lungo la strada che da Broni si arrampica sui pendii, gettando lo sguardo su Broni e Stradella. Il Borgo conta diverse frazioni: Beria, Ca’ Bassa, Caccialupo, Colombarone, Montebruciato, Monteveneroso, Montù de’ Gabbi, Casa Bazzini, Casa Zangobbi, Serra, Fornace, Vergomberra e Vigalone.
Di queste, storicamente il centro nevralgico era Montù de’ Gobbi, che prese il nome di Canneto Pavese a fine ‘800.
Immagine di copertina dalla pagina Facebook del Consorzio del Club del Buttafuoco Storico.
Canneto Pavese, punto di riferimento della viticoltura
Canneto Pavese è tra i centri più importanti nella produzione vinicola dell’Oltrepò Pavese.
La tradizione enologica qui ha radici che affondano nell’antichità. Lo si evince ad esempio dal suo nome: Canneto non fa riferimento a boschi di canne, ma alle canne presenti nelle vigne: fino al 1600, infatti, la canna veniva utilizzata come sostegno delle viti. E i tralci di vite hanno ricamato da sempre i pendii delle sue colline.
Questo legame così profondo con il frutto della vite è tangibile anche in tanti altri elementi:
🍇in Lombardia, l’uva Vespolina è anche conosciuta come Ughetta di Canneto;
⚜️lo stemma del Comune di Canneto Pavese riporta due grappoli d’uva nera;
🥂ogni estate si tiene la Rassegna dei Vini: in giugno 2025, grazie all’impegno della Proloco di Canneto e delle Cantine, si è giunti alla 44esima edizione;
🍷tra i vini che rappresentano il suo territorio, un ruolo importantissimo è svolto dal Buttafuoco Storico, un vero fiore all’occhiello. Grande vino al pari degli altri vini rossi di calibro nazionale e internazionale;
🔥in Valle Versa, dove sorgeva l’antico castello di Vigalone, si trova la Casa del Buttafuoco, l’enoteca dove degustare e acquistare questo vino, oltre ad altri vini del territorio, per un totale di circa 40 vini al calice e la Grappa del Buttafuoco.
🍾Il Wine Bar del Buttafuoco Storico è aperto dal mercoledì alla domenica e spesso ospita eventi enologici durante cui apprendere tante nozioni sui vini dell’Oltrepò Pavese;
🧑🎨 in località Camponoce, l’arte e il vino danno spettacolo: i Murales del Maestro Pietro Delfitto sono sei riquadri che rappresentano le fasi della lavorazione, dalla vendemmia all’imbottigliamento.
Il Buttafuoco Storico
Si tratta di un vino pregiato e prestigioso, dai colori, profumi e aromi intensi. E’ possibile vinificarlo soltanto con le uve coltivate in alcuni dei comuni dell’Oltrepò Pavese, tra cui, appunto Canneto Pavese. Le uve impiegate per la produzione del Buttafuoco Storico seguendo un rigido disciplinare sono Croatina – Barbera – Uva Rara – Vespolina.
Anche il Buttafuoco Storico ha un suo Consorzio di Tutela, impegnato nel far conoscere il valore eccezionale di questo vino.
Tra le Cantine di Canneto Pavese:
Bricco dei Roncotti: dai suoi terreni in forte pendenza derivano vini longevi prodotti con lunghe macerazioni.
Fiamberti Vini: tra le varie etichette, produce 2 Buttafuoco Storico e due Buttafuoco.
Cantine Giorgi: viticoltori in Oltrepò Pavese dal 1870. Iconica l’etichetta di uno dei suoi spumanti creata dall’artista Lodola.
Azienda Agricola Francesco Maggi: il suo Buttafuoco Storico Vigna Costera valica i confini nazionali.
Nella sua ampia gamma di prodotti rientrano anche il Buttafuoco chinato e la grappa di Buttafuoco, in edizioni limitate.
Tenuta Malpaga, intensa e variegata la sua produzione di spumanti da uve Pinot Nero e Chardonnay.
Azienda Agricola Picchioni: le sue vigne sono in Valle Solinga; produce vini giovani, rossi riserva, un rosso rifermentato in bottiglia (metodo ancestrale) e uno spumante rosé.
Cantina Massimo Piovani: dai 600 metri quadrati a Monteveneroso di quando da bambino trascorreva il fine settimana nella casa di collina, il titolare dell’azienda ora conta 5 ettari di terreni vitati.
Azienda Agricola Quaquarini Francesco: anche in questo caso, oltre a spumanti, vini rossi e bianchi, la cantina si dedica anche alla produzione di Buttafuoco chinato e grappa di Buttafuoco.
Bruno Verdi Wines: qui a Vergomberra, tutte le sue uve vengono raccolte a mano da più di otto generazioni!




In ordine: foto di Quaquarini Francesco – Francesco Maggi – Picchioni Andrea – Bruno Verdi
Specialità gastronomiche
Un piatto tipico di Canneto Pavese è il Bata Lavar. Cos’è? Un grosso agnolotto ripieno di carne. Non si mangia in un solo boccone come i tradizionali agnolotti e da qui è nato il suo nome (in dialetto pavese, bata làvar sta a significare che “batte sul labbro”).
Lo propone per esempio il Ristorante Bazzini, location elegante d’inverno nella sale interne, quanto suggestiva nella terrazza che si affaccia sul panorama collinare.
Altri ristoranti a Canneto:
Agriturismo Casa Casoni: Ristorante con giardino e Vini di propria produzione.
La Tinaia, Ristorante e pizzeria all’interno di un cascinale del 700, con ampio salone con travi a vista e una veranda esterna per godersi il menù all’aperto nella bella stagione.
Cosa vedere a Canneto Pavese
⛪ All’ingresso del borgo spicca la Parrocchiale (e il suo campanile): la Chiesa di San Marcellino realizzata interamente in pietra a vista. La tradizione vuole che un tempo, al suo interno, fossero custodite le botti del Buttafuoco.
Scendendo, si incontra una chiesetta sconsacrata, oggi abbandonata, che sorge all’inizio di un sentiero.
🏰Proseguendo verso Montù dei Gabbi si nota un cancello e una torre in pietra: segno tangibile di un’antica residenza nobile, Castello Candiani, chiamato anche Castello di Montué, uno dei tanti castelli dell’Oltrepò Pavese nei suoi ricchi e floridi feudi. Purtroppo non ci sono che alcuni resti del castello, ma le leggende locali raccontano ancora storie misteriose, come quella di Carolina Amelia di Brunswick sostò qui durante un viaggio d’amore col suo ciambellano.
⛲La graziosa fontana di Monteveneroso, detta “il Barozzino”, ristrutturata conservandone lo stile originale;
🧱 il pozzo di Sant’Antonio Abate: secolo dopo secolo, qui i viandanti e i pellegrini diretti verso importanti luoghi di culto hanno fatto sosta per ristorarsi con la sua acqua.
Come raggiungere Canneto Pavese
Canneto Pavese si trova a pochi minuti da Broni e Stradella ed è facilmente raggiungibile in auto.
E’ così rilassante passeggiare accanto alle vigne di un territorio quasi interamente coltivato a vigneti, soprattutto nei mesi estivi e autunnali. E’ uno spettacolo di colori: i filari passano dal verde intenso al giallo dorato, fino ai toni caldi del rosso.
🎨 Una tavolozza naturale che racconta la passione per la viticoltura di questo territorio di collina.
Altrettanto piacevole è fare tappa in una delle numerose cantine ad assaporare i prodotti di tutti questi vigneti coltivati con bravura e devozione. C’è solo l’imbarazzo della scelta.