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Piatti della tradizione = Prodotti a Km 0
Scegliere i piatti della tradizione significa supportare la filosofia dell’alimentazione con prodotti a Km 0, cioè favorire la sostenibilità ambientale e sociale, valorizzare il territorio e premiare anche i piccoli produttori e le trattorie tipiche che si riforniscono da essi.
Significa inoltre mangiare cibi freschi dal sapore autentico, utilizzati a regola d’arte poichè percorrono da secoli i sentieri della cucina locale.
Poiché l’Oltrepò Pavese ha tanto da offrire in termini di ingredienti e genuinità, vale la pena di conoscere quali sono gli alimenti tipici più diffusi in questo territorio e non farsi scappare l’occasione di acquistarli e gustarli qui.
Tra i salumi, famoso è il gustoso Salame di Varzi Dop, un salame crudo che viene accompagnato tradizionalmente dai vini rossi dell’Oltrepò Pavese come Bonarda, Barbera, e Buttafuoco, ma anche la coppa al vino, il cotechino.
Varzi è un bellissimo borgo medievale della Valle Staffora che da sempre richiama molti turisti.
Immagine tratta dalla pagina Facebook del Consorzio di Tutela del Salame di Varzi
Per i formaggi, localmente si produce sia quello con latte vaccino che quello con latte di capra.
La Formaggella di Menconico (O Molanda del Brallo) è a pasta cruda, molle, dal sapore dolce.
Viene prodotto con latte vaccino intero e con sale e fermenti lattici. È un Prodotto Agroalimentare Tipico (PAT).
Anche il caprino dell’Oltrepò Pavese è un Prodotto Agroalimentare Tipico e può avere consistenza cremosa e molle senza crosta, oppure con consistenza più dura e una leggera crosta aromatica.
Tradizionalmente viene avvolto in foglia di castagno, noce o nella cenere.
Il Pizzocorno viene prodotto nel borgo di Pizzocorno, nel comune di Ponte Nizza. È di forma quadrata e ha un aroma delicato se giovane, più intenso e deciso se stagionato.
Immagini tratte da Buono a Sapersi e Mercà.
Tra i contorni abbiamo la mostarda di frutta di stagione, le lenticchie, i funghi che si gustano in svariati modi (utilizzati nel risotto, per il ripieno dei ravioli, con la polenta di mais, con l’arrosto) e i tartufi: è nei boschi intorno a Casteggio che si trova soprattutto il il tartufo bianco, mentre a Varzi il tartufo nero.
Tra le verdure abbiamo i peperoni – in particolare il peperone bianco di Voghera (che in realtà è verde chiaro, inizialmente, per poi diventare giallo/giallo-aranciato una volta maturato), melanzane, zucchine e fiori di zucchina, zucca che in particolare ritroviamo nel ripieno dei ravioli e nel risotto.
La frutta locale è rappresentata per lo più da mele, pere, pesche, fragole e dalle ciliegie di Bagnaria, un comune in Alto Oltrepò riconosciuto come una delle Città delle Ciliegie.
Con la farina di castagne si fa la pasta fresca, gli gnocchi, il castagnaccio, cioè il dolce tipico degli autunni e inverni in Oltrepò Pavese (è chiamato anche torta patùna).
A Broni si fanno i grissini dolci, che solitamente vengono accompaganti da un buon bicchiere di vino dolce dell’Oltrepo, come il Moscato o il Passito.
Immagini tratte da Quatarobpavia
I ristoranti e le gastronomie in Oltrepò Pavese hanno un legame forte con la cucina del territorio, fatta di ricette con prodotti locali di ottima qualità. Venite ad assaggiarli!