Oliva Gessi, dagli ulivi millenari al bianco del gesso

Incastonato tra le colline che separano Casteggio da Montalto Pavese, Oliva Gessi è uno dei comuni più piccoli della provincia di Pavia, con meno di 180 abitanti, eppure racchiude un patrimonio straordinario: terreni calcarei che si sono formati milioni di anni fa, le storie medioevali, i vini di qualità e la memoria sempre viva di san Luigi Versiglia, missionario e martire.
Immagine di copertina tratta dalla pagina Facebook del Comune di Oliva Gessi
Oliva Gessi – un nome che racchiude l’essenza del borgo
L’origine del borgo risale a prima dell’anno 1000, quando Ottone I lo donò alla nuora Teofano e, successivamente, ai monaci di Santa Maria delle Cacce.
🌳La prima parte del nome, Oliva, forse deriva da un ulivo millenario oppure, da Santa Oliva martire (ritratta in una cappella del castello).
La seconda parte, invece, Gessi, fu aggiunta nel 1865 in riferimento agli antichi depositi di gesso, un tempo sfruttati a fini agricoli e artigianali.
Un piccolo grande teatro
🎭 Al centro del paese si apre la piazza del Municipio, dove si affaccia anche il Teatro parrocchiale Maurizio Defilippi (1926), un piccolo gioiello con 90 posti a sedere, tra i più grandi d’Europa in rapporto alla sua popolazione. Qui dal 1974 si esibisce la compagnia dialettale “G74”.
Arte sacra a Oliva Gessi
⛪ Accanto al teatro sorge la chiesa parrocchiale di San Martino Vescovo, documentata già nel 1185. Riedificata nel 1682, custodisce:
- una statua seicentesca della Madonna della cintura
- tre affreschi settecenteschi
- un fonte battesimale su colonna di età romana
Sul sagrato si erge la Salita dei Martiri, scalinata commemorativa dedicata a san Luigi Versiglia e Callisto Caravario, canonizzati nel 2000 da Papa Giovanni Paolo II.
Ogni anno, nella domenica più vicina al 3 maggio, si celebra l’antica processione delle Crocette.
Durante il rito, delle piccole croci vengono benedette e posizionate agli angoli del castello: un gesto di devozione popolare per invocare protezione dalle calamità.
La casa museo di san Luigi Versiglia
Nato a Oliva Gessi nel 1873, Luigi Versiglia fu un vescovo e missionario salesiano. Ispirato da don Bosco, fu martirizzato in Cina nel 1930 e canonizzato settant’anni dopo.
La sua casa natale, oggi museo, ospita oggetti personali, lettere, fotografie e documenti legati alla sua vita e alla sua missione.
La lapide marmorea e il medaglione in bronzo sulla facciata ricordano il rigore del suo cammino spirituale.
Il Castello di Oliva Gessi
🏰 In posizione dominante, si trova il Castello di Oliva Gessi.
La fortificazione fu trasformata in residenza nobiliare dagli Isimbardi, nell’Ottocento, ma è di origini ben più remote (X secolo).
Si tratta di un blocco quadrilatero che sorge nel punto più alto del piccolo abitato. Ha un cortile centrale, un ampio portone carraio e un grande terrazzo.
Notevole anche la cappella gentilizia affrescata (fine XVII – inizio XVIII sec.), con una pala che raffigura la Madonna nera di Oropa e un piccolo ovale dedicato a santa Oliva.
Essendo oggi una proprietà provata, non è visitabile se non in caso di eventi culturali, come le visite organizzate durante le Giornate FAI.
Un tesoro romano nascosto nel gesso
🏺 Nel 1972, in località Le Cagliere, venne scoperto un ripostiglio di 561 monete romane in eccellente stato di conservazione, risalenti al periodo 294-303 d.C. Le monete, custodite in una bottiglia bronzea (Blechkanne), sono oggi esposte presso il MAC, il Museo Archeologico di Casteggio e dell’Oltrepò Pavese.
Natura e architettura: la Corte dei Gelsi e i vigneti nel gesso
Oliva Gessi, dal punto di vista architettonico, conserva ancora oggi il modello della grande cascina lombarda: un vero e proprio simbolo della tradizione rurale della Pianura Padana che solitamente consiste in una corte centrale (l’aia) circondata da stalle, granai, fienili e dalle abitazioni dei contadini.
La splendida Corte dei Gelsi otttocentesca è un esempio perfetto di architettura rurale, con fienili decorati e aperture a traforo.
Il comune di Oliva Gessi ha un sottosuolo calcareo che risale al Miocene. Il vitigno Riesling qui ha trovato casa.
Si estende difatti nella famosa zona chiamata Valle del Riesling.
Dai suoi suoli gessosi, la Tenuta Oliva, presso la Corte dei Gelsi, produce il Riesling di Oliva.
Sia la Cantina Monsupello che la Cantina Ca’ di Frara hanno alcuni vigneti nel comune di Oliva Gessi, dai quali proviene la rispettiva produzione di Riesling.
Il borgo di Oliva Gessi, tra antichi edifici e filari è un toccasana per chi ama immergersi tra memoria geologica e vigneti.