Castana: castelli, vigneti e scorci da fotografare

Il Comune di Castana è un piccolo gioiello dell’Oltrepò Pavese, tra Canneto Pavese e Montescano.
Comprende parecchie frazioni: Ca’ dei Colombi, Ca’ dei Cristina, Ca’ dei Rovati, Ca’ del Moro, Cassinassa, Loglio, Martinasca e Quarti. Sono piccoli nuclei che contribuiscono a preservare il fascino rurale di Castana.
I comuni di Castana, Montescano e Canneto Pavese formano L’Unione di Comuni Lombarda Prima Collina.
Immagine di copertina di Azienda Vitivinicola Calvi di Calvi Davide.
Un borgo antico immerso nella natura
Castana conquista con i suoi bei filari ordinati di viti e panorami a perdita d’occhio. Questo territorio quasi interamente coltivato a vite racconta dunque una lunga tradizione vitivinicola, che ancora oggi è l’anima del paese.
Il nome del paese deriva però da altri elementi naturali che avevano dimora qui: i castagneti.

Queste due anime sono presenti nello stemma del Comune di Castana:
un grappolo d’uva 🍇 e un riccio di castagne 🌰.
Immagine tratta dal sito web del Comune di Castana.
Castana è “terra di Buttafuoco” delimitando a sud la zona chiamata Sperone di Stradella, cioè l’area di produzione storica del vino Buttafuoco. Tra le Cantine di Castana:
Azienda Vitivinicola Calvi: viticoltori da ben 11 generazioni. Tra i vini tipici dell’Oltrepò Pavese non mancano il Buttafuoco e il Buttafuoco Storico.
Colombi Vini: organizza visite guidate e degustazioni dei vini della Cantina, accompagnati da prodotti del territorio.
Tenuta La Costa: su una superficie di 12 ettari si estendono i vigneti dell’azienda, dai quali si producono il Sangue di Giuda, il Buttafuoco e altri vini del territorio.
Crinali e scorci
Percorrendo le strette strade sui crinali, si passa accanto agli splendidi vigneti che corrono sui pendii, regalando scorci incantevoli degni di essere immortalati: un vero paradiso per chi ama la natura e la fotografia 📸.
Ogni curva regala un panorama diverso, nella quiete rigenerante di questi luoghi bucolici lontani dal caos delle città.
Ecco alcuni percorsi trekking a Castana, per riempirsi gli occhi di azzurro del cielo, di bianco delle nuvole e di colori delle foglie di vite che cambiano col cambiare delle stagioni:
👟Sentiero del Buttafuoco: un percorso lungo 6,22 km
👟Strada del Buttafuoco: è un altro sentiero tra le vigne di circa 6 km
🥾Percorso verso Canneto Pavese: un itinerario di circa 8 km
Cosa vedere a Castana
Per quanto riguarda i monumenti, le più antiche bellezze di Castana si trovano agli estremi del paese:
⛪ la Chiesa Parrocchiale di S. Andrea, con un ampio sagrato. La pianta originale aveva una sola navata, mentre ad oggi ne conta tre; conserva pregevoli dipinti e si racconta del suo curioso campanile storto (abbattuto poi per motivi di sicurezza).
🏰il Castello, che apparteneva a Pallavicino Trivulzio, facente parte di una delle più antiche casate feudali dell’Italia settentrionale e, come i Malaspina e gli Estensi, discendeva dalla potente stirpe degli Obertenghi.
Il Castello di Castana risalirebbe a prima dell’anno 1000. Nel XIII secolo, la fortezza venne data alle fiamme durante i combattimenti fra cremonesi e piacentini in lotta con il marchese del Monferrato.
Successivamente fu ricostruito, fino alle ristrutturazioni in tempi più recenti: tra il 2004 e il 2006 il maniero è stato restaurato mantenendo l’impianto con cortile interno racchiuso dagli edifici.
Il Castello ad oggi è un palazzo signorile di proprietà privata e comprende le abitazioni, il cortile, una cappella, sale di rappresentanza, stalle, magazzini, scuderie e un grande terrazzo.
Il fossato che originariamente circondava il Castello non c’è più.
Sagre, caldarroste e vin brulé
A novembre si celebra la Festa di S. Andrea, il santo patrono, tra canti, balli e profumo di cose buone: polenta, caldarroste, vin brulé e cioccolata calda per scaldarsi a quasi 300 m di quota.
Come arrivare a Castana
Castana è facilmente raggiungibile in auto dai principali centri limitrofi (Broni, Stradella).
Una bella gita fuori porta da Milano, Piacenza, Pavia, per immergerci nell’antica tradizione vitivinicola che permea le colline dell’Oltrepò.