Alla scoperta della riserva naturale del Monte Alpe: un gioiello verde tra Menconico e l’Alta Valle Staffora

Immersa nel cuore dell’Oltrepò Pavese, tra i crinali verdi dell’Alta Valle Staffora, la Riserva Naturale del Monte Alpe rappresenta una delle eccellenze naturalistiche della Provincia di Pavia. Si tratta di un’area protetta riconosciuta come Sito di Importanza Comunitaria (SIC) e gestita da ERSAF, l’Ente Regionale per i Servizi all’Agricoltura e alle Foreste.
Immagine di copertina tratta dal sito web di ERSAF – Ente Regionale per i servizi all’agricoltura e alle foreste
Dove si trova e come raggiungerla
La Riserva fa parte del territorio comunale di Menconico, uno dei borghi montani dell’Oltrepò, ed è facilmente accessibile da più punti: tra questi, Collegio, poco sopra l’abitato, e la Località Tre Passi, nodo viario che collega le Valli Tidone, Trebbia e il Passo del Brallo. Qui si trova anche la storica Casermetta della Forestale, oggi centro informativo dove ritirare depliant e materiali utili per esplorare la zona.
Rete sentieristica e percorsi escursionistici
La Riserva del Monte Alpe è un vero paradiso per gli amanti del trekking e della mountain bike. La rete sentieristica, ben segnalata, comprende percorsi come il Sentiero della Faina, del Bricchetto, dei Ponti, della Rondinella e la suggestiva Vecchia Mulattiera.
I sentieri sono percorribili a piedi o in MTB, in particolare nei tratti in discesa, grazie ai due accessi principali da Tre Passi e Pietragavina. Il crinale panoramico è fruibile in entrambe le direzioni e regala viste spettacolari sulla Val Tidone, sul Monte Penice, lungo la Via del Sale (da Monte Bogelio a Monte Chiappo), fino al crinale del Sentiero Europeo E1 che va dalla Cima Coletta al Monte Lesima.
Percorsi alternativi per MTB
Un itinerario MTB particolarmente suggestivo parte da Romagnese e risale verso la Costa di Castelvecchio, tra larici e prati intensamente verdi. Pur trovandosi fuori dai confini della Riserva, questo percorso si collega al crinale e offre possibilità di anelli escursionistici per il rientro a Romagnese.
Un ecosistema fragile e da proteggere
La biodiversità della Riserva è ricca e preziosa, ma non priva di fragilità. Due eventi ne hanno segnato la storia recente:
- L’introduzione del Pino Nero, specie non autoctona piantata per contrastare l’erosione della sottostante strada statale.
- L’incendio del 1990, che ha devastato ampie porzioni di bosco. Oggi è in corso un’operazione di rimboschimento con piante autoctone.
Tra le curiosità naturalistiche spicca la presenza della formica rufa, visibile nei cumuli di aghi di pino, introdotta per contenere la Processionaria del Pino, parassita dannoso per i boschi locali.
Norme e comportamento nella Riserva
Come in tutte le aree protette, è vietato l’accesso ai mezzi motorizzati, così come ogni comportamento non rispettoso dell’ambiente. La Riserva è dedicata a chi ama l’escursionismo lento, la mountain bike e l’osservazione naturalistica.
Un consiglio per gli esploratori
Salite con calma lungo i sentieri, lasciatevi sorprendere dai fiori spontanei, dalle piante secolari e, con un pizzico di fortuna, dalla presenza silenziosa della formica rufa. Il Monte Alpe non è solo un luogo da visitare: è un’esperienza da vivere, nel pieno rispetto di una natura che ha ancora molto da raccontare.