Il Parco del Castello di Verde: storia e natura in alta quota a Valverde

Nel comune di Valverde, sull’Appennino pavese, esiste un luogo che unisce suggestione storica e bellezza naturalistica: è il Parco del Castello di Verde, uno degli angoli più autentici dell’Oltrepò Pavese, dove resti millenari, sentieri panoramici e farfalle rare convivono in perfetto equilibrio.
Immagine di copertina tratta dal sito web del FAI – Fondo Ambiente Italiano
Dove storia e natura si incontrano
Il parco prende il nome dal Castello di Verde, di cui oggi rimangono il basamento della torre in pietra arenaria e una stanza ancora in piedi. L’accesso si trova a Mombelli, nei pressi del Municipio di Valverde: da lì, una strada in salita porta a Casa Andrini, borgo dalle origini antiche, e poi all’ingresso dell’area verde.
Lungo il percorso si incontrano edicole votive in pietra, che raccontano i momenti della Via Crucis, rendendo l’ascesa un’esperienza quasi mistica. Una volta in cima, una sbarra indica il divieto ai mezzi motorizzati: da qui in poi, solo silenzio, natura e passi lenti.
Una passeggiata tra oratori, castelli e panorami
Il cuore del parco è un prato panoramico ai piedi della torre. Dal punto di vista storico, oltre al castello, si trovano:
- l’Oratorio della Madonna della Neve (1608)
- i resti di un monumento tombale dell’età del ferro (circa 5000 a.C.)
Un piccolo sentiero attrezzato permette di raggiungere la sommità della torre, da cui si domina il paesaggio dell’Oltrepò: all’orizzonte si distinguono i castelli di Montalto Pavese, Torre degli Alberi e la Costa del Monte Calenzone.
Il giardino delle farfalle (e delle piante)
Il parco è arricchito da bacheche informative sulla flora locale e ospita una grande varietà di piante, che attirano numerose specie di farfalle. Non a caso, è conosciuto anche come “Il Giardino delle Farfalle”. Un luogo perfetto per osservare, fotografare, imparare.
Itinerari per veri camminatori
Dal parco parte un sentiero segnalato bianco-rosso che conduce fino al Castello di Oramala, passando per:
- Monte Bruno
- Monte dei Marroni
Lungo il cammino, una deviazione conduce ai resti del Castello di Monfalcone, ormai ridotto a pochi sassi, ma ancora visibile sulle vecchie mappe: la gola stretta e suggestiva che lo ospita merita la visita.