Sentiero dei Celti e dei Liguri: da Milano al Mar Ligure passando per l’Oltrepò

Dieci tappe per percorrere a piedi 222 km: è il Sentiero dei Celti e dei Liguri, da Milano al Mar Ligure, passando per l’Oltrepò.
È un lungo percorso escursionistico che parte dal cuore della Pianura Padana, cioè dalla città di Milano, e arriva fino a Sestri Levante, in Liguria. Per affrontare il viaggio a piedi, ci vogliono 10 giorni.
Antiche tribù
Questo itinerario fino al mare porta il nome dei Liguri e dei Celti, antiche tribù risalenti ad epoca pre-romana.
Sono strade battute in un tempo assai remoto da questi due popoli antichissimi, se si pensa che secondo alcune tesi, i Liguri potrebbero addirittura essere tribù pre-indoeuropee che inizialmente abitarono aree in seguito confinanti con le terre abitate dai Celti, con abitudini simili ma rimanendo popoli a se stanti, per molto tempo.
È nel corso dei secoli che le due culture si fusero, dando vita alla cultura celto-ligure.
I paesaggi lungo il Sentiero dei Celti e dei Liguri
Un paesaggio che cambia di continuo: la metropoli, la pianura, le prime colline, poi via via pendii sempre più ripidi, quelli dell’Appennino che include sia le colline dell’Oltrepò Pavese, nella punta sud della Lombardia, sia le alture della regione Liguria, per poi discendere verso la Riviera.
Con il susseguirsi di paesaggi differenti, cambiano anche i colori; il grigio dei muri e delle strade di città, il verde che costeggia il Naviglio Pavese, il colore dei mattoni di Pavia, città romana, longobarda e medievale, l’azzurro del cielo che si guarda allo specchio sul Ticino – il fiume azzurro – e sul Fiume Po, il quale segna il confine tra le aree pianeggianti e quelle collinari dell’Oltrepò.
La terza tappa
L’Oltrepò Pavese è la terza tappa del Sentiero dei Celti e dei Liguri, itinerario dalle antichissime origini che rappresenta un’occasione di totale immersione nella natura e nelle epoche della storia.
Nel tratto dell’Oltrepò, la camminata dura circa 7 ore. Non è una trekking particolarmente complesso, ma le vie con tornanti e in salita e discesa lo rendono un poco impegnativo e al contempo, molto affascinante. È certamente un buon esercizio di preparazione ai tratti successivi, in cui ci si arrampica di più sui monti appenninici.
Si passa per il paese di Colombarone, vicino a Canneto Pavese, e si prosegue fino a Pometo prima di entrare in Emilia Romagna.
A far da sfondo man mano che si sale, ci sono i crinali del Monte Pan Perduto e del Monte Pietra di Corvo.
Sul Pan Perduto, che supera i 1000 metri di quota, forse sorgeva un piccolo villaggio ligure. Anche la cima del Monte di Pietra Corva supera i 1000 metri.
I simboli del Sentiero
I sentieri escursionistici riconosciuti hanno una propria segnalatica: il Sentiero dei Celti e dei Liguri è identificato da una freccia azzurra e azzurro è il simbolo dell’elmo guerriero.
Questa antica via si può percorrere anche con il proprio cane (mentre per le strutture ricettive lungo il percorso, bisogna prendere informazioni preventivamente, non è detto che tutte siano attrezzate o disponibili per accogliere i cani).
Ammirare i crinali selvaggi dell’Appennino, i sassi che custodiscono leggende, boschi e corsi d’acqua testimoni di antichi rituali: non è solo trekking. È un viaggio camminato dentro la storia, un modo per ascoltare la terra e per provare a immedesimarsi un po’ in chi, agli albori del tempo, ha transitato lungo queste strade.