Il castello di Bagnaria: antica roccaforte malaspiniana tra le vette della Valle Staffora

Nella parte più alta del suggestivo borgo medievale di Bagnaria, nascosto tra le pieghe della Valle Staffora, si trovano i resti di un’antica fortificazione militare appartenuta alla potente famiglia Malaspina. Oggi ne sopravvivono solo pochi ruderi, a causa del violento terremoto del 1820 che compromise irrimediabilmente gran parte della struttura originaria. Eppure, quei frammenti in pietra, incastonati tra i rilievi, continuano a raccontare una storia secolare.
Il castello, attestato per la prima volta in un privilegio del 1157, viene fatto risalire con buona probabilità all’XI secolo. La sua posizione era tutt’altro che casuale: da qui si controllavano le vie d’accesso al fondovalle, si comunicava visivamente con altre fortificazioni come Cecima, Pozzol Groppo e Santa Margherita Staffora, e si proteggeva un territorio cruciale sia dal punto di vista militare che commerciale.
Bagnaria, infatti, era un nodo strategico sulle antiche Vie del sale, cruciali per gli scambi tra il mare e la pianura, e rappresentava una tappa importante per i pellegrini diretti verso il monastero di San Colombano a Bobbio. Questo piccolo borgo incastonato tra i monti Vallassa e Dego, al confine con la Val Curone, custodiva un pezzo importante del mosaico medievale dell’Oltrepò Pavese.
Dopo il 1221, il castello e il borgo passarono al ramo dei Malaspina dello Spino Fiorito e, successivamente, ai Malaspina di Pizzocorno, confermando ancora una volta la rilevanza politica e militare di questa roccaforte lungo i secoli.
Oggi, una passeggiata tra i ruderi del castello di Bagnaria è un’occasione per immergersi nella storia profonda dell’Oltrepò Pavese, ammirando i paesaggi che un tempo furono scenario di alleanze, guerre e commerci, ma anche di fede e viaggi spirituali.
Immagine di copertina tratta dal sito web del Catalogo generale dei Beni Culturali – Ministero della cultura