Zenevredo, un borgo dell’Oltrepò Pavese dal nome antico
Zenevredo è un piccolo borgo dell’Oltrepò Pavese che nasconde interessanti tracce di una storia piuttosto antica e conserva un fascino discreto e silenzioso. Sorge vicino alla pianura, alla destra del torrente Versa, sulle prime colline (superando di poco i 200 metri s.l.m.), insieme alle sue piccole frazioni Campagnasso, Casa Gramegna, Cascina Vecchia, Fontanelle, Orzola, Poalone, Poggio Pelato.

Immagini della chiesa di San Vincenzo e della sede comunale di Zenevredo, tratte dal sito web del comune.
Zenevredo della Pusterla
Nel 1164, con un diploma imperiale Zenevredo fu posto sotto la giurisdizione della città di Pavia: all’epoca, infatti, era un luogo di un certo rilievo. Apparteneva al Monastero pavese di Santa Maria Teodote, detto Monstero di Santa Maria della Pusterla.
Ecco da dove deriva il nome Zenevredo della Pusterla con cui anticamente era conosciuto.
L’origine del nome però ha un significato ben preciso: Zenepretum cioè “ginepreto”, testimonianza del tipo di vegetazione che era presente in questa zona. In dialetto oltrepadano, Zenevredo si dice Zanavré.
Il castello perduto e vigne tra le colline dell’Oltrepò Pavese
A metà strada tra Stradella e Montù Beccaria, il comune di Zenevredo è un piccolo ma accogliente centro.
Nel cuore del borgo si conserva una bella Parrocchiale, costruita proprio dove un tempo sorgevano il castello e il monastero.
La chiesa è dedicata a San Vincenzo, santo patrono festeggiato il 22 gennaio, che per altro è anche il santo protettore delle vigne e del lavoro dei vignaioli.
Il castello, che aveva scopo difensivo, è andato distrutto. Il luogo in cui sorgeva viene identificato con quello in cui spicca la torre del XIV secolo che si trova nel centro del paese.
Il fascino silenzioso di Zenevredo
Il fascino di Zenevredo consiste nel senso di quiete che è in grado di trasmettere, nel suo paesaggio rurale fatto di campi, primi pendii, piccoli torrenti come il Rio Fontanone che passa per Poggio Pelato e il Rio Paolone che passa dall’omonima frazione di Zenevredo.
Rappresenta un’ottima tappa per poi avventurarsi anche nei borghi posti sulle cime più alte dell’Appenino dell’Oltrepò Pavese.

Immagine tratta dal sito web del Comune di Zenevredo
Ristorarsi a Zenevredo
🛎️Presso l’Agriturismo La Casa dei Nonni – in frazione Poalone a Zenevredo – si può pranzare e cenare, si può pernottare, si possono organizzare eventi e intanto si può ammirare la natura in cui la struttura è immersa, il suo pozzo, i suoi ambienti rustici.
Cosa si mangia tipicamente a Zenevredo?
Quello che si trova sulle tavole rispecchia la tradizione della zona: i ravioli di brasato, il salame, il miccone della vicina città di Stradella e poi, in base alla stagione, peperoni, zucca e funghi, per primi piatti e contorni sempre gustosi.
E i Vini?
🍾Ovviamente, trovandoci in Oltrepò Pavese, i vini non possono certo mancare all’appello. Tra le Cantine del luogo:
Oltrenero – Il nome della Cantina fa già intuire quale sia l’elemento distintivo: lo spumante metodo Classico a base di Pinot Nero – Pas Dosé e Brut e anche la versione rosé.
L’Azienda Agricola Fratelli Verdi: Verdi Cascina Vecchia è focalizzata sulla produzione di Bonarda, Pinot nero, Malvasia e Riesling.
San Vincenzo Vini: è un’azienda di famiglia con oltre 60 anni di storia. Il suo presente e il suo futuro hanno un’impronta tutta femminile.
Azienda Vitivinicola PIZZI Antonio, con i suoi vini come Barbera, Pinot nero e Riesling.
Come arrivare a Zenevredo
Zenevredo si trova in una posizione facilmente accessibile in auto dai centri dell’Oltrepò Pavese, dalle città della Pianura Padana e dall’Emilia Romagna.
È un altro dei piccoli borghi dell’Oltrepò Pavese dal ritmo lento e dai silenzi che fanno bene, quelli che fanno ritrovare quiete nel trambusto della quotidianità.


