Redavalle, il castello incendiato e gli antichi pellegrini in Oltrepò Pavese

Redavalle, che fino al 1250 portava il nome di Ridavalle (Rivo di Valle), è un piccolo borgo dell’Oltrepò Pavese che si trova tra Broni e Casteggio nella prima fascia collinare, con le sue frazioni Calcababbo e Casa Ramati.
Radici romane lungo la Via Emilia
🏛️Le origini di Redavalle risalgono all’epoca romana e difatti son stati rinvenuti reperti romani, come monete e cocci, ma in questa zona si trovava un insediamento conosciuto e documentato negli itinerari antichi come Cameliomagus o Comillomagus, probabilmente un’alterazione del nome Camillomagus. Non è chiaro tutta via se si tratti proprio di Redavalle o della vicina Broni.
Il nome Camillomagus ha origine celtiche da Camulo (anche Camulus o Camulos) che era la divinità della guerra della tribù celtica dei Remi e Magus, che farebbe riferimento appunto al luogo dedicato a questa divinità, (corrispondente al dio Marte dei Romani).
Borgo strategico e conteso nei secoli
Il borgo è situato lungo la strada statale SS9 che porta ancora il nome dell’antica via Emilia (via Aemilia) romana, sulla direttiva per Placentia (Piacenza), da sempre un itineriario commerciale di grande importanza.
⚔️Redavalle vide il passaggio di eserciti e invasori che purtroppo portarono distruzione.
🔥Nelle battaglie il castello di Redavalle venne dato alle fiamme, andando distrutto. Nonostante non sia rimasta traccia fisica del castello, dalla memeoria locale non è scomparso, tanto che compare nello stemma del comune avvolto dalle fiamme, in ricordo di quello che fu l’incendio del 1175 messo in atto dai Piacentini e dai Cremonesi, in lotta contro la città di Pavia.
Il castello si trovava sulla collina di fronte all’attuale chiesa, nel luogo denominato Castellaro.
Un tempo faceva parte del feudo di Broni, dal XIII secolo appartenne ai Beccaria e dal 1536 fino alla fine del feudalesimo, alla famiglia Arrigoni di Milano.
L’attuale Redavalle è considerata l’erede dell’ antico nucelo medievale di San Martino in Strada, spostato leggermente più ad est, probabilmente dove sorge il Pilastro storico di San Martino in Strada.
Tappa dei pellegrini sulla Via Romera
Nonostante le battaglie, Redavalle fu per secoli un importante punto di sosta per i pellegrini diretti verso Bobbio e l’Abbazia di San Colombano, grazie al passaggio della Via Romera, quella che collega l’Oltrepò Pavese a Piacenza, a testimonianza del fervente culto religioso dei secoli scorsi.
La Viticoltura a Redavalle
Redavalle si trova ai piedi delle colline e ha, tra le attività principali, la viticolura da cui derivano vini quali Pinot Grigio dell’Oltrepò Pavese DOC, Pinot nero dell’Oltrepò Pavese DOC, Metodo Classico dell’Oltrepò Pavese DOCG e Bonarda dell’Oltrepò Pavese DOC.
Wine & Food
Sono di Redavalle:
🍾La Cantina Losito e Guarini, i suoi spumanti e altri vini dell’Olrepò Pavese come Bonarda e Sangue di Giuda.
🍷L’azienda Agricola Fattoria F.lli Massara con i suoi vini bianchi, rossi e vini da dessert.
🫑Azienda Agricola Ca’ dal Saggia con i suoi prodotti agricoli e specialità come i “Vogherini”, piccole e gustose polpette fritte ripiene di riso e peperone di Voghera: street food da leccarsi i baffi.
🐐Azienda Agricola Delvitto: allevamento caprino e caseificio
🍚 La Casa del Sorriso: ristorante che propone risotti di ogni tipo: dal classico risotto allo zafferano, a quello tipico di quete zone con bonarda e pasta di salame, da quelli che non si vede l’ora di assaggiare quando viene l’autunno, come il risotto alla zucca, a quelli più inusuali, ad esempio, al mandarino e burrata o il risotto con pesto, pecorino e nocciole tostate.
Come arrivare a Redavalle
Questo piccolo paese dell’Oltrepò che conta secoli di storia si raggiunge facilmente in auto, dai principali centri dell’Oltrepò Pavese. E’ l’occasione per visitare anche i vicini borghi di Cigognola, Pietra de’Giorgi e Santa Giuletta.