Montebello della Battaglia: terra di storie epiche, nobiltà e fiori

Chi arriva a Montebello della Battaglia, nel cuore dell’Oltrepò Pavese, scopre un borgo adagiato su una terrazza naturale che unisce le colline della valle Schizzola alla pianura. Il suo nome racconta subito il suo passato: terra di battaglie epiche, dimore nobiliari e paesaggi da cartolina.
Immagine di copertina tratta dalla pagina Facebook del FAI – Fondo Ambiente Italiano
Da Mons Belli a Montebello: il paese delle battaglie
L’origine del nome Montebello potrebbe far pensare alla bellezza del paesaggio collinare, ma è più verosimile che derivi dal latino Mons Belli – “monte della guerra” – con riferimento alla battaglia di Clastidium (Casteggio) del 222 a.C.
Mumbèl è il suo nome in dialetto oltrepadano.
La storia di Montebello della Battaglia
Il borgo ha origini romane e compare ufficialmente in una bolla papale del 1094.
Fu feudo imperiale sotto Federico Barbarossa e teatro della pace di Montebello nel 1175, tra l’imperatore e la Lega Lombarda.
La storia militare che ha toccato il borgo in tempi più vicini è legata a due episodi chiave:
- 9 giugno 1800: vittoria napoleonica del generale Lannes sugli austriaci
- 20 maggio 1859: prima battaglia della Seconda guerra d’Indipendenza, che porterà all’unificazione italiana
In memoria di questo evento storico, il nome divenne Montebello della Battaglia con decreto presidenziale del 1958.
Viali storici, chiese e palazzi nobiliari
L’itinerario per le vie di Montebello della Battaglia può iniziare da viale Rimembranza, costeggiato da tigli e targhe commemorative. In fondo al viale sorge il monumento ai caduti del 1859 in pietra veronese, inaugurato dai principi Savoia.
Accanto, si erge la parrocchiale dei Santi Gervasio e Protasio (1671), in stile barocco, che conserva dal 1686 le reliquie di San Felicissimo, portate in processione ogni sette anni. La base del campanile, invece, è di epoca romana.
Palazzi e ville storiche da non perdere
Il borgo possiede vasti spazi verdi: sono i parchi di diverse dimore nobiliari.
- Palazzo De’ Ghislanzoni. la data di costruzione del Palazzo De Ghislanzoni sembra risalire alla metà del 1700 , a giudicare dallo stile architettonico collocabile nel periodo del tardo barocco lombardo. L’edificio e la stalla sono in mattoni a vista. Bello il giardino interno, con un porticato. IN questo palazzo ha soggiornato per una notte Umberto di Savoia, nel 1926.
- Palazzo Dal Pozzo, con torre angolare e archivio storico di oltre 700 anni. Era la residenza dei Conti dal Pozzo. L’edificio è di aspetto imponente, a forma di quadrilatero e all’interno vanta un grande cortile cn portici su due lati. Nelal seconda metà del 1600 sono subentrati i Monaci Girolamini.
- Villa Lomellini, ampia ed elegante residenza, oggi sede di eventi, attrezzata con sale per congressi, camere, ristorante e un meraviglioso parco che opsita diverse specie di piante, tra cui il Cedro del Libano.
- Palazzo Bellisomi: è conosciuto anche come Palazzo Rosso. È una splendida Villa del 1700 , oggi location per matrimoni ed eventi. casolari longobardi, Ha un ampio giardino con piante secolari a fare ombra in cui si trovano statue, fontane, un’antica macina in pietra e un pozzo esagonale e da cui vedere i pendii ricoperti di filari dell’Oltrepò Pavese.
- Villa Veniali, signorile dimora che probabilmente è stata costruita nel ‘600, immersa in un parco in cui ha passeggiato lo scrittore Edmondo De Amicis, ospite dei proprietari.
- Villa Serpi: altra villa antica, ora restaurata, con un bel parco.
- Villa Gatti: è una dimora elegante con un terrazzino esagonale.
- Villa Maresco: è un palazzo signorile molto esteso con cortile, dotato anche di torrione.
🏰 In cima alla collina, si trova il Castello Beccaria (1472) forse il palazzo signorile più antico del borgo di Montebello della Battaglia e oggi oggetto di un importante restauro. E’ un lungo edificio di circa 2.500 m² , con 50 stanze e una grossa torre da un lato.
🌹Nel giardino è rifiorita la leggendaria rosa Duchesse de Montebello, legata a una vicenda napoleonica: questo fiore è così chiamato in onore della moglie del maresciallo di Napoleone che vinse la battaglia di Montebello. La forma dei boccioli, richiama in qualche modo la forma del cappello tricorno dell’imperatore.
È considerata una delle più eleganti rose galliche. Ha fiori doppi, molto profumati, e i suoi petali sono rosa argentato.
Del Comune di Montebello della Battaglia fanno parte diverse frazioni: Borra, Casalino, Cerreto, Fogliarina, Genestrello, Molinara, Pantaleone e Sgarbina.
In località Genestrello si trova un altro nobile palazzo: Villa Lunati Mazza, dei Marchesi Lunati, un’antica famiglia nobiliare pavese. Ha un grande corpo centrale e due ali laterali. Dal bel giardino interno, una grande balconata getta lo sguardo sulla pianura Padana.
Sempre a Genestrello, si trova la Chiesa di Santa Maria in Loretana (XVI sec.), decorata da affreschi e con una statuetta trecentesca della Madonna.
Sul muro esterno, è ancora visibile una palla di cannone della battaglia del 1859.
🍽️ Per chi vuole mangiare, gustare vino e pernottare a Montebello della Battaglia, ecco qualche indicazione:
Agriturismo la Roveda: una cascina storica, trasformata in agriturismo con piscina e e location per eventi. È anche azienda vitivinicola biologica.
Cascina Pozzarello: un’antica casa padronale e relativo granaio sono stati trasformati in agriturismo con camere.
Floragriturismo, dove i piatti della tradizione lasciano spazio anche a proposte vegetariane.
Ristorante Posillipo, per chi ama il pesce.
La Costaiola, azienda produttrice di vini dell’Oltrepò Pavese come Pinot Nero, Barbera e Croatina.
Montebello è un piccolo borgo tra pianura e collina, tra passato e presente, che racchiude molti tesori, tutti da scoprire.