Canevino: in mezzo ai vigneti dell’Oltrepò, sui passi di San Colombano

Dal piccolo borgo di Canevino, frazione di Colli Verdi, lo sguardo spazia sui vigneti ordinati e rigogliosi, simbolo di una tradizione vitivinicola di qualità che ancora oggi rappresenta l’anima del territorio.
Immagine di copertina tratta dal sito web del Ristorante Paradiso.
Un piccolo borgo arroccato tra due valli
Canevino sorge su un colle suggestivo, proprio dove la Valle Scurospasso e la Valle Versa si incontrano, nel cuore dell’Oltrepò Pavese. Appartiene all’area dell’Alta Valle Versa.
L’evoluzione del suo nome passa da Mons Canavini a Canvino, Canavino e infine Canevino, senza dimenticare il suo nome in dialetto oltrepadano: Canavén. Non si conosce, tuttavia, l’origine del nome.
Il percorso di San Colombano
Il borgo ha una storia di fede radicata. In paese, una gradinata composta da 133 scalini conduce i visitatori alla Parrocchiale di Nostra Signora Assunta, passando per quello che un tempo era noto come l’antico percorso di San Colombano.
Di cosa si tratta? È il lungo tragitto delle spoglie del monaco irlandese San Colombano: dal celebre Monastero di Bobbio (Piacenza) che lui stesso aveva fondato nel IX secolo, fino a Pavia. Questa antica via, nello specifico, oltrepassava il Passo del Penice, passava per Canevino, percorreva la Valle Versa, attraversava il Po per poi giungere nella città di Pavia.
La bianca statua di San Colombano ricorda che Canevino fu una delle tappe e sottolinea l’importanza che aveva il santo per la comunità locale, anche per via di un miracolo di un giovane muto che iniziò a parlare al passaggio del corteo.
Nei documenti che raccontano l’evento storico delle spoglie trasportate (e il miracolo avvenuto a Canevino), già si faceva menzione di vini.
Poco distante, sulla via che porta a Caseo, in mezzo agli alberi c’è una cupoletta ricoperta di vegetazione con una piccola statua della Madonna sulla cima, chiamata Madonna del Bosco.
Il Castello
Canevino, come tanti suggestivi borghi dell’Oltrepò Pavese, ha un suo castello, una Casaforte in pietra arenaria: benché piccolo ricorda la storia locale che affonda le radici nel Medioevo.
Le Frazioni di Canevino
Il Municipio non si trova in paese ma poco distante, nella frazione di Caseo, che insieme alle frazioni Colombara, Fontana e Canevino stesso, ricadono sotto il comune di Colli Verdi a partire dal 2019.
Una terra di vigne e boschi
Il panorama alterna vigne, campi e boschi nei quali non è raro trovare tartufi.
Canevino contribuisce alla ricchezza enologica – nonché paesaggistica – dell’Oltrepò Pavese, portando avanti la tradizione contadina ancora viva e più che mai orgogliosa.
Tenuta di Caseo risale al 1200 ed è circondata da vigneti che producono soprattutto spumanti, a base di pinot nero e di chardonnay.
Dove Mangiare a Canevino
E chi volesse mangiare?
Presso il Ristorante Paradiso, in frazione Caseo, si trovano piatti tradizionali della vicina regione dell’Emilia Romagna come i pisarei e altra pasta fatta “in casa”.
Anche Il Fienile – in località Costa De’ Piaggi – propone menù di piatti genuini, anche vegetariani.
Girovagando per le colline
Tutta la zona si presta a rilassanti escursioni a piedi, tra le colline. Un “mare” verde brillante che supera i 500 metri di altitudine, che d’autunno si tinge di sfumature gialle e rosse e d’inverno, se c’è neve, il bianco custodisce le case sotto il suo morbido manto bianco. Una vista assolutamente splendida in ogni periodo dell’anno.
Come si fa a non sentirsi in pace in un luogo così ricco di natura, lontano dal fragore cittadino? Canevino è un toccasana, basta solo includere il borgo tra le tappe di un tour in Oltrepò Pavese.
Come arrivare a Canevino
Canevino è facilmente raggiungibile in auto dalle altre principali località dell’Oltrepò Pavese.
È accessibile anche ai camperisti, grazie ad un’area per camper di sosta gratuita.