Alla scoperta di Borgoratto Mormorolo

Borgoratto Mormorolo è chiamato Burgràt in dialetto oltrepadano; non si conosce l’origine della prima parte del nome, mentre la seconda parte fa riferimento all’antica Pieve di Mormorola la cui diocesi piacentina si estendeva fino a queste zone.
Il comune di Borgoratto Mormorolo, con le sue tante frazioni Boiolo, Braglia, Ca’ Bernocchi, Ferminco, Gabbione, Illibardi, Inveriaghi e Zebedo, custodisce un unico ma austero gioiello artistico: la Chiesa parrocchiale, posizionata nella parte alta del paese da cui domina la valle del torrente Ghiaia-Coppa.
La parrocchiale è conosciuta come la pieve dei SS. Cornelio e Cipriano e risale all’epoca medievale, ma è stata costruita sui resti di una antica chiesa romanica: alcuni frammenti sono inglobati nei muri esterni dell’attuale chiesa.
L’interno presenta volte finemente decorate e affreschi del pittore Rodolfo Gambini.
È Zebedo il nucleo più antico del comune, il cui nome può essere ricondotto alla tribù germanica dei Gepidi collegata ai Longobardi.
I vini e il bestiame sono sempre stati le principali risorse del comune di Borgoratto Mormorolo e, difatti, sono entrambi rappresentati sul suo stemma.
Immagine di copertina tratta dalla pagina Facebook di Proloco Borgoratto
Un borgo riservato di vicoli silenziosi
Sebbene non si tratti della classica meta culturale o turistica, questo paese di collina sa sorprendere chi parte alla scoperta di angoli nascosti, grazie ai suoi vicoli interni silenziosi che si aprono su scorci di natura capaci di incantare fotografi e viaggiatori curiosi.
E’ una tranquilla zona collinare che ben si presta per fare escursioni in modalità awe walk (cioè “camminata dello stupore“).
Costa Pelata e Sorgenti solforose: un paradiso per fotografi, camminatori e biker
Chi parte da Borgo Priolo e si avventura verso Costa Cavalieri e Villa Galeazzi scoprirà Costa Pelata, un autentico paradiso per escursionisti a piedi e biker: sulla cresta delle colline, qui i paesaggi lunari si alternano a campi coltivati e vigneti.
Nei pressi, c’è una località chiamata Pietra Focaia perché un tempo dalle sue rocce si estraevano le pietre per fare gli acciarini.
Dal paese si può raggiungere anche una sorgente di acqua solforosa, di cui il sottosuolo dell’Oltrepò Pavese è estremamente ricco.
Sentieri nella Valle dell’Ariale
Per chi ha ancora gambe e fiato vale la pena di proseguire l’escursione sul crinale opposto, sopra la valle del torrente Ariale, dove un paesaggio quasi spettrale regala suggestioni uniche e ipnotiche, tra laghetti e terra di argilla dai riflessi ocra: sentieri in cui la natura diventa arte, in prossimità del vicino Castello di Stefanago.
Prelibatezze locali
L’Azienda Agricola Torre Memoriola che si trova in frazione Boiolo, è a conduzione familiare; coltiva in regime biologico e vende alcuni prodotti particolari come lo zafferano dell’Oltrepò Pavese, l’aglio Sabagold, oltre a prodotti artigianali derivati dai suoi campi di lavanda.
Un’altra azienda che coltiva e lavora la lavanda a Borgoratto Mormorolo, oltre a vendere vini, miele e nocciole, è l’Azienda Agricola Impoggio.
A Borgoratto Mormorolo si trova il ristorante Le Delizie d’Oltrepò con terrazza panoramica – ideale location per matrimoni circondata dalle verdi colline dell’Oltrepò Pavese, che produce anche vini.
Come arrivare a Borgoratto Mormorolo
Il paese di Borgoratto Mormorolo è facilmente raggiungibile in auto da Voghera e Casteggio.
È un luogo dove lo sguardo si perde tra i profili dei dorsali delle colline, la vista del bel borgo medievale di Fortunago, del Castello di Stefanago e più oltre, del Castello di Montalto Pavese che si staglia con tutta la sua imponenza.
Qui a Borgoratto Mormorolo, tra i colori delle vigne, dei campi di lavanda, dei boschi e sfumature color ocra, si respira a pieni polmoni un’energia speciale che rigenera lo spirito.